“Il giorno sta finendo… l’estate sta finendo…. Resta poco tempo…”
Questo pensiero gli ronzò insistente nel cervello:
Improvvisamente e con urgenza ansiosa e squilibrata sentiva il bisogno dell’azzardo.
Il “poco tempo rimasto” aveva agito da pungolo e aveva toccato qualche nervo scoperto del suo inconscio rimescolando nel profondo attese, frustrazioni, bisogni, sogni, incubi e speranze.
Suscitò in lui il desiderio latente ed insopprimibile di strappare al destino una chance in più, un tempo supplementare, divenne utopia disperata di rincorrere il giorno, fermare il sole, l’estate, il tempo, per infilare nell’angusto spazio di una metaforica mezz’ora un anelito d’eternità.
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