Prese la mountain bike, riaccostò il portone come chiudendo un capitolo, percorse in discesa il vialetto d’ingresso, aprì e richiuse il cancello e fu in strada.
La strada…. poesia della strada… la strada che si parte da casa… e la strada che ci riconduce a casa: tra i due poli, una vita.
Nelle sue fantasie, come nei suoi sogni, Luca immaginava il suo ologramma percorrere una strada. Nei momenti di depressione come in quelli sereni usciva e camminava e, nel mare, dove non esistono strade, stabiliva una rotta allineando la prua della canoa sulla lucente scia del sole.
I suoi pensieri erano “itinerari”, così li chiamava, e tutta la sua vita un viaggio.
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