Guardò il promontorio, più vicino in linea d’aria, ma irraggiungibile perché la strada era interrotta da un canale.
Vide che sulla sommità si ergeva un rudere che mostrava sul lato esposto e franato, l’interno di una grande stanza invasa da rovi. Dal punto d’osservazione di Luca, dal “versante dell’ovvio” non si apprezzava altro e quanto si vedeva era di scarso interesse.
Ma egli morso da un’inspiegabile ansia superstiziosa, incurante del tempo che stava scadendo, rinnovò il proposito:
“se arrivo sin lì sarò salvo”
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