Luca si pose a sedere sul letto, pensoso, con lo sguardo assente.
Percepiva nel ronzio familiare del motore una musica bitonale, maggiore - minore, un suono rassicurante come una nenia che lo riportava al passato, all’infanzia, astrattamente:
“…Vento che soffia da terre lontane nel tempo e nello spazio…. musica antica d’un ventilatore d’estate…”
…..Libeccio dal mare: il tempo cambia….
Nessun commento:
Posta un commento
Esprimi il tuo commento, grazie.