Avanzò di qualche passo, appoggiò la bici a terra e si fermò a guardare la corrente.
La risacca risaliva per breve tratto la foce scavando una fossa nel basso fondale sabbioso. S’incantò nel seguire le peripezie di filamenti d’alga trascinati dal flusso, li accompagnò con lo sguardo fino a che li vide, in balia di vortici leggeri, raggiungere l’acqua ferma e compiere il loro destino sedimentando nel fondo. Opera inesorabile ed impassibile del tempo: la sepoltura.
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