Ogni volta che raggiungo l’hotel mi compiaccio della sua struttura d’antica casa padronale. È un rifacimento in stile, ma l’effetto è ugualmente suggestivo.
Passando, getto un’occhiata al ristorante dove vedo i clienti ancora seduti ai tavoli per la colazione. C’è qualcuno che conosco, alzo la mano in segno di saluto e proseguo per il chiosco, come verso casa.
In effetti, dopo cinque anni, tolte le occasionali convivenze per cene di gala e matrimoni in cui viene usato come appoggio per servire cocktail, resto il padrone incontestato di questo spazio in cui ho riposto tutto quel che mi serve. Oltre ad essere magazzino dei quadri e degli attrezzi del mio laboratorio di pittura, ospita le mie ciabatte da mare, un costume da bagno e un asciugamano, un vero guardaroba per le esigenze adamitiche della vita estiva.
Ho sempre sognato di vivere in una capanna in riva al mare….ed eccola qua: preghiera esaudita.
Più in giù, tra gli alberi, è legata la mia canoa.
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