tutte le immagini dei quadri, delle sculture ed i testi tratti dai libri dell’artista sono © di Max Loy


..."Il raggio verde è una luce visibile per brevi secondi nelle chiare serate estive, subito dopo il tramonto del sole.

In metafora è qualcos’altro di più significante, una luce interiore che va cercata lì dove ha dimora: nel silenzio.



raccolta di immagini, testi e pensieri di Max Loy ...

e di quant'altro attinente alla sua arte

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In these paintings of mine there are two different elements: colour and shape, casualty and organization, intuition and recognition. Two different types of music combining melody and a countermelody evoking the marvel of a stereophonic listening.


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Introduzione alla Sua arte

Esposizione virtuale delle opere di Max Loy.

“E’ così: ogni azione e ancor più manifestamente quelle dettate dal sentimento, affondano le radici in una regione misteriosa dalla quale ogni gesto assume un significato trascendente che è caratteristico della figura dell’uomo: egli trascende se stesso, così le sue azioni sono allegorie, immanenza e trascendenza insieme.

Questo è un mistero grande, l’unico.”

data inizio blog: 8 ottobre 2009


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lunedì 30 novembre 2009

Ore 10 - dal libro "Costa dei fiori"



Ore 10.

Sono seduto all’ombra di una palma che, mentre scrivo, proietta sul foglio stilizzate ombre striate, intrecciate e soavemente ipnotiche per un lieve tremolio in risposta alla brezza marina. Se ora le disegnassi qui, sulla carta, seguendone i contorni mobili, ritroverei le linee che da tempo vado tracciando nei miei quadri, quelle scansioni che separano spazi e creano frammentazioni e disegni che non si sa cosa siano, né da dove vengano. Mi verso un bicchiere d’acqua per una pausa contemplativa. C’è silenzio. La gente sparsa qua e là tra le piante e i cespugli d’oleandro, appartata, riposa sonnolenta. Mi giungono a tratti voci che si fondono in armonia con il sommesso cinguettare di uccelli nascosti e dei passeri che, da mattina a sera, piroettano tra le fronde o ruzzolano sull’erba umida d’innaffiatura. Intorno a me fiori d’ibisco rossi e d’oleandro rosa e albicocca, cespugli di rigogliosa buganvillea viola e scarlatta, il verde tenero dell’erba e quello variegato degli alberi, delle palme opulente, perfette per la simmetria palladiana, la trasparenza fragile delle mimose presto in fiore, la familiarità del pino marittimo e, in distanza, lo svettare selvaggio dei grandi eucaliptus amici del vento, posti a protezione di quest’oasi in riva al mare che intravedo in distanza, in un riquadro d’azzurro che calamita lo sguardo. A destra, dieci metri da me, i quadri oscillano leggeri, appesi alle catenelle dei cavalletti in semicerchio. Li scopro bellissimi, perfettamente integrati con la natura. Aggiungono mistero e suscitano un inspiegabile sentimento struggente che cerco di capire se sia un mio stato d’animo o emani da loro. Meritano certo più di un’attenzione distratta, chiedono tempo e contemplazione perché il loro linguaggio, dai toni sommessi, ha intensità volatile come il profumo dei fiori di questo giardino, profumo d’estate, essenza, elisir esotico di felicità. Niente di corporeo, niente di ovvio, niente di statico e di plausibile: sono altro, sono sempre altro…. retrogusto della materia dal sapore asciutto e leggermente alcolico che rivela la presenza dello spirito.

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