Apro il barattolo, aspiro l’aroma e subito sale alla memoria il ricordo astratto di qualcosa di felice e di solare che ha attraversato il tempo e tutte le mie stagioni.
Avverto della sensualità in questo odore e se dovessi collocarlo in un contesto vedrei bene una baia serena che racchiude in un vasto golfo, piccole isole abitate, abbracciate da un mare tranquillo inondato di luce, una spiaggia tra le palme, sulla riva una barca di legno e all’interno cespugli fioriti d’oleandro, una capanna di canne e foglie e dentro, in una penombra dorata, striata dal sole che filtra dal tetto, il bel corpo abbronzato e caldo di una giovane donna, adagiata su di un bianco lenzuolo di lino grezzo, in indolente attesa di fare l’amore.
Chiuso nel barattolo a tenuta d’aria, c’è questo sogno che profuma di caffè: un’essenza felice.
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