Il Tempo ci opprime con l’esperienza del buio per sospingerci ancora, in un esodo senza fine, verso la luce.
D’istinto fuggo i luoghi chiusi, il nero delle solitudini, le strade senza sfondo e le dissipazioni.
Detesto i capolinea, il non-senso e la fissità della morte.
Il sè
nella sera
rinchiuso e angusto
ottenebra e allontana.
Il tempo porge al movimento
si capovolge la clessidra
l'ora segue e termina...
Sacra notte di stupore
e di nevosi inverni
nelle stanze striate di luce
brillano i sorrisi
si ricerca
intimo nel silenzio
l'alta bellezza di stelle.
E cammina solitario
chi
in regime di spirito
sotto cieli aperti
di torridi estati
è fedele all'amore.
Nel respiro del vento
lo sguardo
attraversa l' orizzonte lontano
penetra nel mare
chiaro e scintillante.
Bramosia di splendore
dono che genera
che si fa arcobaleno
grazia leggera
volo.
Nell'essenza delicata
della fanciullezza
si fa ritorno
ed è gratitudine
quel che resta.
Essere alla luce
...finalmente.
MARIELLA MURGIA
http://www.youtube.com/watch?v=3XTUXQaTqDM
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