tutte le immagini dei quadri, delle sculture ed i testi tratti dai libri dell’artista sono © di Max Loy


..."Il raggio verde è una luce visibile per brevi secondi nelle chiare serate estive, subito dopo il tramonto del sole.

In metafora è qualcos’altro di più significante, una luce interiore che va cercata lì dove ha dimora: nel silenzio.



raccolta di immagini, testi e pensieri di Max Loy ...

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In these paintings of mine there are two different elements: colour and shape, casualty and organization, intuition and recognition. Two different types of music combining melody and a countermelody evoking the marvel of a stereophonic listening.


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Introduzione alla Sua arte

Esposizione virtuale delle opere di Max Loy.

“E’ così: ogni azione e ancor più manifestamente quelle dettate dal sentimento, affondano le radici in una regione misteriosa dalla quale ogni gesto assume un significato trascendente che è caratteristico della figura dell’uomo: egli trascende se stesso, così le sue azioni sono allegorie, immanenza e trascendenza insieme.

Questo è un mistero grande, l’unico.”

data inizio blog: 8 ottobre 2009


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sabato 2 gennaio 2010

E' morto l’Uomo Pietra! - da "Costa dei fiori"



E' morto l’Uomo Pietra!

E se non è morto starà sdraiato da qualche altra parte a smaltire una sbornia.

Era sempre li, non si sapeva se vivo o morto, sotto il sole delle due con quaranta gradi all’ombra, a non far niente per tutta l’estate, stravaccato su una seggiola sgangherata, col ventre prominente in bella vista e la testa leggermente inclinata di lato, per quanto gli consentiva la mobilità del collo da macellaio, incassato nel tronco primordiale come un megalite di Sciola.
Era incredibile, faceva concorrenza spietata a Venc., non faceva un cazzo molto meglio di lui, con uno stile insuperabile: non si muoveva neanche, stava immobile senza batter ciglio immerso nelle sue profondissime meditazioni per intere stagioni, roba da non credere!
Il suo tugurio è sulla statale che porta alle spiagge, sulla via che percorro tutti i giorni e anche ora che è sparito, quando passo di là allungo lo sguardo per cercarlo, tanto mi sembra impossibile la sua assenza:
se anche le pietre muoiono e scompaiono che ne sarà di tutto il resto?

Un altro che non fa un cazzo magnificamente è un omino triste che vive accanto al porcile di Venc.
Li raduno tutti qui, in questo paragrafo perché si facciano buona compagnia e non rompano i coglioni nel resto del libro che è denso di attività.
Lo incontro quando vado e vengo con la macchina: se ne sta sul ciglio della strada a fare niente e a volte lo trovo di spalle che guarda la base di un muro: ”forse sta osservando una lucertola” penso con indulgenza, ma no, non c’è nessuna lucertola. Tiene in mano un bastoncino e ogni tanto lo muove un po’ su e un po’ giù, un po’ su e un po’ giù, con l’aria depressa di una mente che non pensa.

E allora, visto che il mondo è pieno di gente che non fa niente e campa lo stesso, perché devo lavorare io? Proprio ora e con questo sole?
Approfitto dell’occasione speciale di questo capitoletto, mollo tutto e me ne vado in canoa: non concludo un cazzo come i miei amici di sopra, ma almeno mi diverto.





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