L’umorismo e la percezione di incongruità, discrepanza tra evento effettivo ed evento atteso.
L’umorismo insegna a non identificarsi con un’idea stereotipata di sé, ma a riconoscere la propria identità più complessa, a cogliere le proprie contraddizioni e a sorridere di sé.
E’ un’arte quella di imparare a vivere dosando nelle giuste proporzioni serietà e umorismo.
La vita è una cosa seria, certo chi lo negherebbe mai, eppure maestri di tutti i tempi e di tutte le tradizioni accennano spesso, con un sorriso che sembra celare molto più di quanto esprime, al fatto che la vita è un gioco.
Per saper sorridere di se stessi occorre una grande apertura mentale e fiducia in se stessi.per trovare la sfumatura umoristica occorre una grande fiducia nella vita.
C’è sempre una possibilità di vedere le cose anche in un altro modo, e a volte è anche l’assurdità di questo tentativo che fa sorridere.
Saper ridere può essere segno di grande maturità, ma bisogna fare una distinzione.
Vi è una differenza radicale tra comicità, nel senso di derisione, e umorismo.
La prima è antagonistica, aggressiva, spesso crudele; invece il secondo è pervaso di indulgenza, di bontà, di comprensione. Consiste nel veder dall’alto, nella loro vera luce e nelle loro giuste proporzioni le debolezze umane.
E il vero umorista sorride soprattutto di se stesso.
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