Link di Max Loy
·http://www.youtube.com/user/maxloy1950
·http://blog.libero.it/ecodimaxloy/
·http://www.gigarte.com/maxloy
·http://twitter.com/maxloy1950
. https://www.gruppoalbatros.com/prodotti/mettimi-come-sigillo-sul-tuo-cuore-max-loy/
percorso professionale
A N T O L O G I A
martedì 16 settembre 2014
Sulla rotta di Cristoforo Colombo
Dalla conferenza la libertà nell'arte
La libertà è stata sempre il mio presupposto esistenziale ed il mio ideale filosofico astratto. Avevo vent’anni, non potevo proprio pensarmi dietro la scrivania di un ufficio, che immaginavo senza finestre, né integrato in una delle tante possibili nicchie sociali. Viaggiavo ormai con la mente e con il cuore sulla rotta di Cristoforo Colombo, alla scoperta del Nuovo Mondo, alla ricerca di un’identità e di un destino. Ora posso allungare il braccio nel sacco dei ricordi e ripetere quel gioco, che è metafora, di far scivolare dalla mano la sabbia con lo sguardo perso lontano, sul mare: trent’anni di vita come sabbia. Il mio tempo, la mia libertà, il mio destino che hanno ormai una storia scritta, son qui, presenti nella memoria e l’orizzonte è sempre sfumato d’azzurro, ancora vago di promesse, vuoto, silenzioso, lontano.
La libertà, mi chiedo, qual è stata la mia libertà? Come ho vissuto il mio tempo? Ma in realtà non è una domanda poiché come domanda è impossibile. E’ piuttosto una preghiera inespressa dell’anima: “Che io riposi in pace” ripete, come un mantra.
“Beato te!” sento ancora gridarmi dietro, a motivo della mia libera professione, “tu fai un lavoro che ti piace e sei libero!” ed io rispondo con un gesto impacciato del capo, come a schermirmi e sorrido con stanchezza. E’ proprio così, penso, e solo io so quel che costa.
L’erba del vicino... Noi guardiamo gli altri e gli altri guardano noi e ci invidiamo scambievolmente le sorti, anche se alla fine tutti combattiamo la stessa battaglia. La vita, in età diverse, ci fa passare tutti sotto gli stessi gioghi e noi continuiamo a scambiarci i ruoli ma, perdendo la memoria del nostro passato e non riuscendo mai ad accettare il presente né a configurarci il futuro, continuiamo a sentirci estranei e diversi.
E non ci capiamo.
Ecco, quando invidiate la libertà di un artista dovreste anche sapere che la libertà è consapevolezza e la consapevolezza è responsabilità ineludibile.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Esprimi il tuo commento, grazie.