tutte le immagini dei quadri, delle sculture ed i testi tratti dai libri dell’artista sono © di Max Loy


..."Il raggio verde è una luce visibile per brevi secondi nelle chiare serate estive, subito dopo il tramonto del sole.

In metafora è qualcos’altro di più significante, una luce interiore che va cercata lì dove ha dimora: nel silenzio.



raccolta di immagini, testi e pensieri di Max Loy ...

e di quant'altro attinente alla sua arte

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Studio: via Abbi Pazienza 14 – C.A.P. 51100 Pistoia cell. 3389200157 mail - info@maxloy.com

In these paintings of mine there are two different elements: colour and shape, casualty and organization, intuition and recognition. Two different types of music combining melody and a countermelody evoking the marvel of a stereophonic listening.


ACCOMODATI, SEI IL BENVENUTO !

Introduzione alla Sua arte

Esposizione virtuale delle opere di Max Loy.

“E’ così: ogni azione e ancor più manifestamente quelle dettate dal sentimento, affondano le radici in una regione misteriosa dalla quale ogni gesto assume un significato trascendente che è caratteristico della figura dell’uomo: egli trascende se stesso, così le sue azioni sono allegorie, immanenza e trascendenza insieme.

Questo è un mistero grande, l’unico.”

data inizio blog: 8 ottobre 2009


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domenica 11 luglio 2010

L'inconscio ci aiuta

Ora avete di fronte il vostro quadro, come uno specchio.

Dunque specchiatevi dentro e scoprite qual è il vostro stile.
Come vi siete mossi? Perché quel particolare è stato ben curato e quell’altro no? Era meno importante?
E perché?
Avete concepito qualcosa che in fondo non vi interessa e vi annoia anche un po’?

Avete inserito elementi inutili che potevate evitare?

Come mai ve ne accorgete solo ora?
Come stanno le cose: avete le idee chiare o state cercando una soluzione?

E il vostro umore come va? Vi state divertendo?

Siete fiduciosi o sconfitti? Determinati o rinunciatari?

Cos’è che vi piace in quel che avete fatto? Perché?

In che cosa consiste la differenza tra ciò che vi piace e quel che non vi piace?

Dove corre l’asse portante del quadro? C’è coerenza nell’insieme?

Ed ora, che cosa farete? Come andrete avanti?

Vi affiderete al caso? Farete degli esperimenti “o la va o la spacca”?

O preferite fermarvi qui, sotterrare il vostro talento, per non perdere quel po’ che siete riusciti a realizzare?

A quale criterio vi state ispirando? Cosa volete dire con quest’opera? E’ necessaria quest’opera? A chi? Per chi state dipingendo?

Può darsi che non ci siano risposte a queste domande. Considerate il vostro lavoro come un dovere compiuto. Potevate indubbiamente fare di più e meglio, ma questo è un vecchio ritornello. Ad ogni esame di coscienza è sempre così: siamo stati inadeguati, ma domani è un altro giorno: “provaci ancora Sam”.
Meglio far riposare la mente: una notte di sonno può fare miracoli. Forse nel buio, ad occhi chiusi, dal mare dell’inconscio affioreranno le risposte da decodificare di giorno.

Tratto da “Piccolo saggio sulla pittura” di Max Loy