poi torna a meditare sulla direzione dei passi, sull'asperità del terreno, sulla strada da prendere, sulle soste, sulla polvere. Nell'incertezza, nel dubbio che sempre ci accompagna ci è amico un cartello stradale ed ogni scritta che voglia comunicarci qualcosa che sia ponte tra noi e l’ambiente, presenza, ologramma di altri passaggi, di altre storie, di altri passi.
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A N T O L O G I A
lunedì 24 novembre 2014
LA DIREZIONE DEI PASSI
Accade poi che con lo sguardo ci si volga intorno distratti dal nostro pensiero latente. L’occhio guarda lontano, evita le evidenze opprimenti, indaga le cose minime che increspano la superficie, in distanza,
poi torna a meditare sulla direzione dei passi, sull'asperità del terreno, sulla strada da prendere, sulle soste, sulla polvere. Nell'incertezza, nel dubbio che sempre ci accompagna ci è amico un cartello stradale ed ogni scritta che voglia comunicarci qualcosa che sia ponte tra noi e l’ambiente, presenza, ologramma di altri passaggi, di altre storie, di altri passi.
poi torna a meditare sulla direzione dei passi, sull'asperità del terreno, sulla strada da prendere, sulle soste, sulla polvere. Nell'incertezza, nel dubbio che sempre ci accompagna ci è amico un cartello stradale ed ogni scritta che voglia comunicarci qualcosa che sia ponte tra noi e l’ambiente, presenza, ologramma di altri passaggi, di altre storie, di altri passi.
Ci attrae il movimento, ciò che cambia abitudine e dimora: ci si volta per un suono, siamo attenti ai rumori lontani, da decifrare, alle voci. Altre ne sentiamo dentro, indecifrabili.
Cerchiamo fuori la risposta alla domanda che ci urge dentro, mentre viaggiamo sulla rotta per Itaca.
LA MEMORIA
Dal romanzo "IL VIAGGIO" seconda edizione, anno 1993
La documentazione cronologica dei fatti finisce qui, con le evocative parole che Malùa pronunziò in un giorno ormai lontano.
Molti anni sono passati da allora e nel frattempo tante cose sono accadute. Tanto per non sembrare vago dirò che ora ho una figlia di sedici anni, un figlio di dieci ed un gatto di tre. E può bastare come accenno al tempo che passa.
Molte situazioni, diventate senza spessore nel ricordo, sono state messe in soffitta, altre invece hanno subito una dilatazione nella fantasia, altre ancora hanno mutato il loro significato per nuovi accostamenti e nuove riletture. Questo è sempre l’effetto della distanza, sono i famosi tre passi dalla tela che ogni pittore fa quando cerca una sintesi e un equilibrio, ad imitazione della vita.
Niente di strano dunque che da questo momento in poi la visione d’insieme vada a discapito del ricordo di dettaglio, la memoria ha dei vuoti, non ricordo i pensieri e le cose accadute in quel passato ormai distante.
Di un periodo forse lungo, certamente intenso, non mi restano che frammenti d’immagini e qualche sensazione evocata, non so, da un profumo colto distrattamente nell'aria, o da una frase espunta da un contesto, o da una parola, da un accento.
martedì 4 novembre 2014
Auguri MAX
..... inseguendo iL raggio verde ....
(video liberamente tratto da http://vimeo.com/81265853?from=outro-embed)
Tanti auguri, caro Max!
Con affetto e stima ti auguriamo ancora tanta energia e tanta ispirazione perchè tu possa continuare a trarre gioia da ciò che vivi e che rappresenti.
La tua lettura del mondo, la tua espressione e la tua parola scritta ci emozionano e ci trasmettono il valore immenso di una cultura profonda e di una spiritualità sentita.
Con te, l'Arte è senso e tensione continua, pronta a rinnovarsi nella trasfigurazione di ogni stagione o paesaggio. Noi continueremo a interpretare e a concettualizzare le tue figure e tu ad esprimerti nei modi più svariati e misteriosi perchè ci distinguono sensibilità diverse, ma l'importante è ritrovarsi sempre al cospetto di un orizzonte che non chiude ma apre alla volta di significati dal forte e imprescindibile richiamo soprattutto per quelli come te che intuiscono chiaramente la presenza dell' "altrove".. .
ringrazio tutti del pensiero affettuoso che ha addobbato a festa questo giorno da incorniciare. La constatazione più evidente è che tutti noi, uomini e donne del terzo millennio, noi afflitti da incomprensioni e ideologie a contrasto, noi provenienti da luoghi distanti, isolati dietro le porte blindate delle nostre solitudini, tutti noi siamo ancora capaci di aprirci all’incontro e di regalarci un sorriso.
In questo gesto assaporo le primizie di una nuova stagione, quella che contemplo controluce, mentre dipingo, l’Altrove cui alludo sempre quando scrivo, tocco con mano la concretezza del sentimento condiviso di quell’attesa e sperata età felice che è sogno universale dai tempi dei tempi, patrimonio dell’umanità.
Il vostro augurio lo spenderò lavorando per la giusta causa di chi sogna in grande, innamorato della Bellezza, alla ricerca del volto dell’Amore.
Max Loy
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