Link di Max Loy
·http://www.youtube.com/user/maxloy1950
·http://blog.libero.it/ecodimaxloy/
·http://www.gigarte.com/maxloy
·http://twitter.com/maxloy1950
. https://www.gruppoalbatros.com/prodotti/mettimi-come-sigillo-sul-tuo-cuore-max-loy/
percorso professionale
A N T O L O G I A
martedì 31 gennaio 2012
Piccolo saggio sulla Pittura - PARTE PRIMA - continua (4)
Un itinerario per trasformare le idee in fatti:
premesse e
fasi di costruzione di un quadro
1996
http://www.jamendo.com/it/track/48838
... Dunque lo stile ...
Lo stile in fin dei conti siamo noi, è la nostra grafia. Dico grafia e non calligrafia, perché questa parola di origine greca significa bella scrittura e non sempre il nostro stile è quel che si intende per una bella scrittura.
Oggi poi, di belle scritture ne esistono veramente poche, perché s’è perso il gusto dello scrivere ed il rispetto per chi legge. Poco male non essere più cultori della forma, come nel periodo vittoriano. Tuttavia la forma, che non ha un valore di per sé, è sempre segno di qualcos’altro, che invece ha importanza. Faccio un esempio efficace: l’ordine e la libertà, sono la grafia, anzi la calligrafia di Dio e l’universo è l’opera che Dio ha scritto con la sua bella scrittura. La figura cui questa bella figura si addice non può essere diversa dalla persona di Gesù, vale a dire che lo stile coincide con la persona: il Verbo si è fatto carne, il che significa quindi che porsi un problema di stile equivale a porre il medesimo problema sul piano esistenziale.
La questione esistenziale non è evidentemente una questione formale, ma di sostanza, è una ricerca del valore e fa capo alla metafisica della qualità, come insegna il nostro caro amico Pirsig nei suoi due libri “Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta” e “Lila”. Ed è necessario che il rarefatto mondo delle idee non possa restare avulso nell’impensabile spazio primordiale che precede la creazione, deve seguire il destino scelto liberamente dal Creatore, deve contemplare ed adempiere il mistero dell’incarnazione, deve prendere forma.
Se Dio si coinvolge con la Storia, assume un corpo ed un nome e cammina per le nostre strade, anche noi dovremo assumerci la responsabilità di essere “eucaristicamente” presenti nelle nostre opere, la cui forma non potrà essere arbitraria, ma al contrario determinata dal nostro stile, di cui dovremo rispondere, innanzi tutto a noi stessi, poi davanti agli uomini e quindi a Dio, come in una prova del nove di verifica.
Le nostre opere ci interrogano ed attendono da noi una risposta di stile, che è innanzi tutto coerenza, coscienza e responsabilità.
Testi citati:
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Esprimi il tuo commento, grazie.