tutte le immagini dei quadri, delle sculture ed i testi tratti dai libri dell’artista sono © di Max Loy


..."Il raggio verde è una luce visibile per brevi secondi nelle chiare serate estive, subito dopo il tramonto del sole.

In metafora è qualcos’altro di più significante, una luce interiore che va cercata lì dove ha dimora: nel silenzio.



raccolta di immagini, testi e pensieri di Max Loy ...

e di quant'altro attinente alla sua arte

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In these paintings of mine there are two different elements: colour and shape, casualty and organization, intuition and recognition. Two different types of music combining melody and a countermelody evoking the marvel of a stereophonic listening.


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Introduzione alla Sua arte

Esposizione virtuale delle opere di Max Loy.

“E’ così: ogni azione e ancor più manifestamente quelle dettate dal sentimento, affondano le radici in una regione misteriosa dalla quale ogni gesto assume un significato trascendente che è caratteristico della figura dell’uomo: egli trascende se stesso, così le sue azioni sono allegorie, immanenza e trascendenza insieme.

Questo è un mistero grande, l’unico.”

data inizio blog: 8 ottobre 2009


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giovedì 26 maggio 2011

La lontananza

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Luca, sdraiato nel letto, stava immobile ad ascoltare il sommesso frusciare dell’aria del ventilatore che  esplorava monotono la stanza con il ronzio di un lontano aeroplano ad elica, remoto nel tempo e nello spazio.

Remoto nel tempo: un’infanzia ormai lontana.
Remoto nello spazio: oltre quel confine cui giunge lo sguardo perso nell’azzurro profondo di un cielo
... La LONTANANZA ...

Vento che viene da lontano, memorie antiche, voci dal passato, emozioni alla deriva, contemplazione astratta, poesia del nulla … luce che filtra dalle persiane accostate, colori sul soffitto, ombre e luci di una vita che abita altrove, fuori da quella stanza dove una penombra dorata faceva giusta cornice, mediazione, introito come uno sguardo socchiuso, controluce, oltre la soglia,  per un risveglio e … una consapevolezza:

la vita ha luogo altrove.

Sempre a quel pensiero era balzato dal letto o da qualunque letargo esistenziale e, infilati frettolosamente i jeans, si era precipitato fuori di casa, finendo di abbottonarsi la camicia per strada. Se c’era un treno da prendere lui non sarebbe rimasto sul marciapiede, solo, in una stazione abbandonata.

Tratto dal libro di Max Loy "La casa del padre"






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