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percorso professionale
A N T O L O G I A
lunedì 4 aprile 2011
Dietro l’immagine: il posizionamento del profilo
E’ noto che i pittori preferiscono ritarre i volti di tre quarti. Questa posizione infatti conferisce al viso maggior vividezza, profondità e spessore, grazie ai giochi di luce ed ombre che l’artista è in grado di realizzare. Anche il nostro artista, Max Loy, non fa eccezioni al riguardo.
Ma qual è il significato inconscio di questa scelta estetica. Cosa ispira a scegliere l’orientamento del viso? Qual è l’influenza che tale scelta induce nel fruitore dell’opera? Quale messaggio veicola?
Osservando i ritratti di Max Loy (ma questa caratteristica, come si è accennato, possiamo riscontrarla anche in altri artisti) notiamo che le donne prevalentemente vengono ritratte privilegiando la parte sinistra del volto o del corpo. Il posizionamento genera, nella componente più ancestrale e istintiva del cervello, una influenza inconscia che induce la percezione di una particolare sensazione.
Anche in questa tematica sono importanti i simboli articolati quali inconsci archetipi immaginativi.
In particolare, nel senso comune, la donna ha maggiore predisposizione verso l’inconscio... verso ciò che sta nel profondo... La psiche femminile è più rivolta verso l’anima.. La donna è emozione... intuisce.. sogna e crea.. è sintesi.. è luna..è calda emozione.. è sensibilità...è passione... è arte....
Le caratteristiche qui descritte sono quelle coincidenti con l’emisfero destro del nostro cervello: intuitiva-olistica (cioè sintetica, globalizzante, induttiva). Ricordando che le due diverse parti del cervello comandano in modo incrociato le parti del corpo è facilmente intuibile che orientare in un ritatto il viso o il corpo alla parte sinistra si evoca nello spettatore le caratteristiche consone alla direzione scelta. Cioè: la fantasia, la creatività, l’intuizione, la spontaneità, i sentimenti.
Ovviamente tale orientamento viene apparentemente scelto da motivazioni prevalentemente estetiche dall’artista. Ciò in quanto il nostro pittore, proprio in quanto artista intuitivo, non individua coscientemente tale significato. Per lui ciò che importa è la bellezza, l’estetica dell’immagine, la qualità dei soggetti dipinti che generano sensazioni piacevoli che rimandano a contenuti emozionali positivi e di valore etico.
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