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percorso professionale
A N T O L O G I A
domenica 23 gennaio 2011
L’arte della narrazione: la relazione come specchio.
La narrazione non e' riducibile alla somma delle frasi ne' delle parole che vi sono impiegate, ha una specifica organizzazione propria
I racconti dei quadri non sono soltanto organizzazioni di contenuti, sono sempre un modo con cui un soggetto viene iscritto nella storia in quanto punto di vista sulla storia stessa. In altri termini, ogni racconto presuppone una persona che racconta per qualcuno che ascolta, osserva. Questo significa che chi riceve questa storia, lo spettatore, viene spostato gradualmente in diversi punti di vista. Il punto di vista di un enunciatore si trova in condizione di essere dentro la storia, personaggio, o di essere fuori della storia in posizione del tutto obiettiva. Questo passaggio sistematico tra posizioni in cui il soggetto e' lui stesso che controlla la storia e posizioni in cui in qualche modo racconta la storia, sono una serie di montaggi interni ai testi, alle immagini da cui poi lo spettatore alla fine trae delle conclusioni nella sua propria posizione.
Cio' è molto importante per capire l'effetto finale che un racconto, un dipinto fa su chi lo riceve concretamente. Egli oltre ad avere un'informazione sui suoi contenuti, in realtà riceve tutte insieme delle posizioni di osservazione in cui e' stato invitato a porsi - invitato, obbligato, per così dire, a porsi - all'interno del racconto, dell’immagine.