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percorso professionale
A N T O L O G I A
martedì 4 dicembre 2018
giovedì 29 novembre 2018
domenica 25 novembre 2018
sabato 24 novembre 2018
I sell dreams and, occasionally, gift them.
mercoledì 26 settembre 2018
Percepire il senso
L’uomo è la creatura che ha bisogno di cercare il senso dell’Essere.
L’uomo è perennemente in ricerca del senso.
Il senso è la Domanda.
Non è una cosa
astratta. È invece una cosa organica. È un cammino, una direzione, una via.
Lo smarrimento di
un significato del senso che si sperimenta nel mondo attuale, ci fa vivere a
frammenti disgregati, ci fa sperimentare esperienze sbriciolate e
insignificanti. Esperienze estemporanee che illudono di gratificare, di
edificare, ma svaniscono presto manifestando la loro vacuità: il vuoto ed il
nonsenso.
Lo zapping
esistenziale … si cambia continuamente perché non si percepisce nulla di
significativo; perché non si crede possa esistere una via di verità fondante da
seguire, un processo da vivere.
In mancanza di un
senso ci disperiamo, ci annoiamo, o al meglio … divaghiamo.
Per questo l’attuale
società è piena di distrazioni. L’uomo è continuamente distratto, distolto,
disturbato dalla memoria di un senso, dall'amore per la sophia, per il buon sapore del vivere in una direzione.
Ma non può nascere il frutto se non è nato il fiore,
non può nascere il fiore se non è nata la gemma,
questa è la realtà della natura
e questa è la realtà dello Spirito.
tratto da riflessioni di Marco Guzzi
mercoledì 12 settembre 2018
I sogni
Fin da tempi molto antichi i sogni sono stati materia di conoscenza, occasione di rivelazioni. Anticamente però non si credeva che l'uomo avanzasse solo per il mondo, separato da tutto. Nella Bibbia appaiono alcuni sogni profetici, in cui si rivela il futuro; ce ne sono altri in cui il presente acquista pienezza di senso: sono sogni "ispirati", come era ispirata ogni conoscenza. L'uomo di per se non aveva capacità di conoscere la vera realtà, che non risiede nella struttura delle cose, ma nei disegni divini su di esse. Ogni sapere è rivelazione.
Anche oggi, sappiamo dalla psicologia, che i sogni sono rivelazione. Ciò che, attraverso i secoli, continuava ad essere qualcosa che sorprendeva l'animo, a volte anche l'animo più temprato, è stato elevato a metodo di ricerca scientifica..
I sogni parlano il linguaggio eterno ed universale del subconscio, senza inganni: è la dimensione del possibile, della verità dell'essere e della libertà. Il luogo psichico - sul quale non esercitiamo alcun controllo - in cui le verità, umiliate nella vita cosciente, represse o negate, s'installano per attaccarci. Esse ci assalgono non soltanto in sogno, ma anche nei più piccoli equivoci della vita quotidiana.
Il mondo onirico afferma i diritti soggiogati delle realtà della nostra vita di persone, civilizzate, "padrone della propria conoscenza", ma sempre in balia di ombre.
tratto da "Verso un sapere dell'anima" di Maria Zambrano
giovedì 30 agosto 2018
La memoria: il legame simbolico.
Le cose della memoria, di cui ci circondiamo nel presente o che evochiamo, si sono materializzate in certi momenti della vita. Da inerti che erano, si sono animate nell'istante in cui sono diventate significative perché noi, le abbiamo scelte, le abbiamo ereditate o ce le hanno donate.
Allora emerge chiaro che l'identità personale è l'identità di tutte le cose e i nostri numerosi io, nelle loro trasformazioni e riapparizioni. E' il legame simbolico con quegli oggetti che continua a vivere.
Le cose continuano a testimoniare che abbiamo vissuto esperienze non inutili e che quelle esperienze sono tasselli cruciali della nostra storia, e in quanto tali continuano a svolgere il loro compito.
Il sedimentarsi progressivo dentro di noi delle esperienze di vita edifica quel che siamo.
I ricordi, cose e situazioni umane, sono un alimento indispensabile per tutto il corso della vita, in quanto cibo prezioso per la "struttura" che siamo diventati e diventeremo.
I ricordi-cose sono innumerevoli e distribuiti in regioni ormai divenute assolutamente segrete e interiori. Ma, quando non erano ricordi, appartenevano a certe vicende tra loro distinguibili in rapporto agli accadimenti, alle scelte fatte, alle rinunce o al mondo sterminato dei desideri, della nostalgia.
liberamente tratto da "Raccontarsi" di Duccio Demetrio
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