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percorso professionale
A N T O L O G I A
martedì 13 ottobre 2015
Arte: comunicazione come condivisione ed interpretazione
musica
Trovo che nell'ermetismo semantico delle opere
astratte, siano la tecnica e la struttura compositiva ad offrire una chiave di
lettura di un certo interesse piuttosto che il racconto in sè, apparentemente
privo del consueto sviluppo sequenziale. Potrebbe essere l'imbarcazione che
finisce in mille pezzi o qualsivoglia altra figura a frantumarsi sotto i colpi
impietosi di un presente che procede privo di nocchiero, di timone e di
direzione.
L'arte interpreta il presente o è il presente
ad irrompere violentemente nella sfera creativa e a ferire come un dardo di
fuoco? Rabbia o denuncia? L'azzurro non è ceruleo e l'arancio è spento,
annacquato, invaso dal nero che prelude al principio distruttivo. La ferita non
apre uno squarcio nè sulla luce nè sullo sfondo. E l'attimo forte e doloroso
della distruzione, della fine, fermata per sempre sulla tela e pronta a
rinnovarsi ormai per sempre.
E' il potere dell'Arte, che aggiunge al
realismo fotografico l'urlo muto dell'artista e la sua lettura del mondo.
Elettra
Bianchi
Le parole a commento, quelle giuste, sono il valore
aggiunto di un'opera e non intendo le parole che spiegano, ma quelle che si
accordano per fare eco e controcanto. Tu sai entrare in risonanza con le
mie vibrazioni e le tue parole sono perfettamente adeguate al mio passo. Max Loy
L'opera d'arte è messaggio, Il messaggio è comunicazione
Nel rapporto comunicativo non ha importanza solo ciò che viene detto, ma anche
(e talvolta soprattutto) il “non detto”, anzi il “non dicibile”, che accompagna
e contestualizza il messaggio all’interno della situazione comunicativa. Quindi, proprio perché si tratta di leggere
il messaggio all’interno di un contesto, questo concetto di comunicazione
assume una valenza ermeneutica.
Bisogna interpretare.
E l’interpretazione
implica un coinvolgimento dell’interprete.
Ci si accosta al
messaggio stesso sempre già sulla base di una propria aspettativa, che viene
poi modificata dall’incontro con esso e si trasforma in una nuova aspettativa,
che deve a sua volta confrontarsi con l’oggetto, e così via.
In questo senso
si attribuisce un gran valore al ruolo del ricevente, che non è solo quello,
meramente passivo, di immagazzinare i dati che vengono trasmessi, bensì di
contribuire attivamente alla determinazione del senso del dato stesso.
Qui la
regola è la convergenza e la compenetrazione:
esperienze che caratterizzano l’umano.
mercoledì 7 ottobre 2015
IO HO IL MIO SOGNO
L'Arte è sempre stato il mezzo privilegiato per comunicare contenuti complessi in modo subliminale. Io ne faccio uso con intento pedagogico e con responsabilità, consapevole di svolgere un'importante missione etica: sollevare gli sguardi da terra per portarli lontano, nel blu oltremare, sulla sottile linea dell'orizzonte che separa la terra dal cielo, la materia dallo spirito, l'effimero dall'eterno.
Lo faccio giocosamente, con stravaganze colorate che catturano l'occhio e arredano le pareti delle case, ma che sono il distillato di sofisticate alchimie e il punto d'arrivo di una lunga ricerca.
Il mondo è immenso, è indispensabile farne sintesi, altrimenti ci si perde, non bastano i tre passi di distanza dal cavalletto, che nomino spesso, serve un vero e proprio distacco: ne sono capace?
Me lo chiedo in tutta onestà, lasciando la domanda sospesa, come promemoria, perché credo sia l'unica domanda preliminare utile.
Tutti gli altri discorsi, ”il dettaglio”, rendono conto di sé nelle cose che pubblico senza pretesa né voglia di porsi a paradigma, sono stazioni, a volte pietre miliari che ricapitolano il mio pensiero in appunti, per far ordine nella mia vita.
Pubblico i miei itinerari esistenziali attingendo al lavoro svolto negli anni passati, ne curo l'editing sposandoli all'attualità, alternando vita e opere per tenere sott'occhio la sfericità di un panorama stratificato e complesso, ponendo attenzione ad elidere gli argomenti in palese conflitto tra loro, come ho imparato a fare, a suo tempo, dall'algebra.
“Il mondo segue la sua stella livida e caduca... " ho detto in un video, “…ma io ho il mio sogno.”
Non ho messo giù parole a caso.
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