tutte le immagini dei quadri, delle sculture ed i testi tratti dai libri dell’artista sono © di Max Loy


..."Il raggio verde è una luce visibile per brevi secondi nelle chiare serate estive, subito dopo il tramonto del sole.

In metafora è qualcos’altro di più significante, una luce interiore che va cercata lì dove ha dimora: nel silenzio.



raccolta di immagini, testi e pensieri di Max Loy ...

e di quant'altro attinente alla sua arte

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In these paintings of mine there are two different elements: colour and shape, casualty and organization, intuition and recognition. Two different types of music combining melody and a countermelody evoking the marvel of a stereophonic listening.


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Introduzione alla Sua arte

Esposizione virtuale delle opere di Max Loy.

“E’ così: ogni azione e ancor più manifestamente quelle dettate dal sentimento, affondano le radici in una regione misteriosa dalla quale ogni gesto assume un significato trascendente che è caratteristico della figura dell’uomo: egli trascende se stesso, così le sue azioni sono allegorie, immanenza e trascendenza insieme.

Questo è un mistero grande, l’unico.”

data inizio blog: 8 ottobre 2009


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martedì 21 aprile 2015

IL SOGNO ED IL TEMPO: un commento



Un video bergmaniano nella sua ispirazione in quanto surreale nell'analisi introspettiva... Direi che potrebbe intitolarsi anche "Ripercorrendo le dimensioni della coscienza". Coscienza non nel senso morale, ma nel significato base, quello della percezione. Credo che sia il tema centrale del lavoro di ogni artista: quanti modi di avvicinarci alla realtà? Attraverso il ricordo, il sogno, il presagio, il vetro di un acquario, lo spazio deserto, il ticchettio continuo di un orologio.... Ogni dimensione è fondamentale in quanto approdo preliminare di un unico viaggio alla volta del metafisico, al mistero dei misteri, all'interrogativo senza risposta. Seguendo questo video e ripensando alle tue tele, mi è venuto in mente che le tue opere mi hanno spesso trasmesso l'impressione di soggetti osservati e ritratti attraverso la purezza di un cristallo o attraverso la nebbia del ricordo, della rarefazione onirica. C'è come un filtro, o meglio, la coscienza dell'inesorabilità di un filtro, quello della propria percezione soggettiva, che non nascondi, anzi sottolinei, come cifra propria del tuo stile, con l'umiltà di chi sa che possiamo solo avvicinarci al senso del reale. L'intero, come hai ben chiarito, è nella totalità delineata da apporti diversi: il ricordo, il presagio, lo spazio, il sogno, il tempo che ci avvolge come "luci sospese tra un abisso e l'altro".... Molto bello. 

    
Elettra Bianchi

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