tutte le immagini dei quadri, delle sculture ed i testi tratti dai libri dell’artista sono © di Max Loy


..."Il raggio verde è una luce visibile per brevi secondi nelle chiare serate estive, subito dopo il tramonto del sole.

In metafora è qualcos’altro di più significante, una luce interiore che va cercata lì dove ha dimora: nel silenzio.



raccolta di immagini, testi e pensieri di Max Loy ...

e di quant'altro attinente alla sua arte

.

..........................Informazioni personali......................... M A X . L O Y

La mia foto
Studio: via Abbi Pazienza 14 – C.A.P. 51100 Pistoia cell. 3389200157 mail - info@maxloy.com

In these paintings of mine there are two different elements: colour and shape, casualty and organization, intuition and recognition. Two different types of music combining melody and a countermelody evoking the marvel of a stereophonic listening.


ACCOMODATI, SEI IL BENVENUTO !

Introduzione alla Sua arte

Esposizione virtuale delle opere di Max Loy.

“E’ così: ogni azione e ancor più manifestamente quelle dettate dal sentimento, affondano le radici in una regione misteriosa dalla quale ogni gesto assume un significato trascendente che è caratteristico della figura dell’uomo: egli trascende se stesso, così le sue azioni sono allegorie, immanenza e trascendenza insieme.

Questo è un mistero grande, l’unico.”

data inizio blog: 8 ottobre 2009


per gli inserti redazionali consultare

le PAGINE ALLEGATE


http://maxloy-itaca.blogspot.com/p/auguri-dalla-redazione.html


http://issuu.com/maxloy1950/docs/inseguendo_il_raggio_verde_libro

@book LA MIA STRADA

@book  LA MIA STRADA
clicca sull'immagine

lunedì 27 ottobre 2014

A TRE PASSI DAL MISTERO



da "IL VIAGGIO" 1993

Il suo volto delicato ispirava innocenza e sensualità, il corpo era molto ben modellato, composto e gentile nell’atteggiamento, i capelli neri e soffici, il naso piccolino e impertinente, la bocca dal bel taglio era dischiusa in un atteggiamento come di stupore e lasciava intravedere il bianco dei denti che immaginavo perfetti.
"Cosa potrò dirle?" cominciavo a chiedermi.
Che si può dire mai a una ragazza così bella, senza essere sciocchi?
"Lasciati guardare... lascia solo che ti guardi..."
Senza far rumore mi avvicinai un poco e mi sedetti sull’asfalto del marciapiede a tre passi da lei: tre passi di rispetto.
La ragazza sembrava non essersi accorta di me, pareva caduta in un sonno ipnotico, misterioso, sembrava la principessa addormentata delle favole.
Cominciavo a provare uno strano disagio, un’impazienza e un’inquietudine...: tre passi, ero a tre passi dall’amore, a tre passi dal mistero e da un destino


Nessun commento:

Posta un commento

Esprimi il tuo commento, grazie.