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A N T O L O G I A
lunedì 16 aprile 2012
Profumo di spazi aperti
Ho approfittato di questa
giornata di sole per realizzare il desiderio di rivedere il faro di capo
Spartivento. …passo senza fermarmi le belle spiagge di Chia, accarezzate in
distanza con gli occhi, tiro dritto fino all’ultima spiaggia e parcheggio
all’ombra di un cannicciato, in un’area custodita, ultimo avamposto della
civiltà prima che la strada sconnessa diventi impraticabile. Di li in poi seguo
un largo sentiero panoramico che s’inerpica con curve e tornanti tra rocce e
cespugli.
Sento il profumo della
Sardegna, quell’odore aspro e amaro che proviene da un mix di erbe che si fonde
con lo iodio delle alghe e la salsedine marina, è profumo di spazi aperti e di
grandi silenzi, il profumo di un’isola. Capo Spartivento, ultimo baluardo che
serra l’ampio arco delle dorate spiagge di Chia, uniche al mondo per bellezza e
uniche nella mia memoria.
Calpesto la sua rena procedendo in salita verso il faro.
Ho lasciato alle spalle
l’insenatura di cala Cipolla, ancora vociante degli ultimi turisti, e mi sto
addentrando in quel sentiero tortuoso e sconnesso che solo i temerari tentano
su un fuori strada. Anche camminando a piedi è necessario tenere gli occhi a
terra per non inciampare nelle pietre o slogarsi una caviglia nei solchi che
l’acqua ha scavato nella terra.
In questo silenzio animato della natura, riascolto il rumore
familiare dei passi che son ricordo di un mondo passato in cui si andava a
piedi su strade di terra, ricordi d’infanzia, di cinquant’anni fa.
Sotto il mare rumoreggia
irrompendo con grandi onde tra gli scogli e la luce rende festoso questo
spettacolo grandioso. Poi la strada aggira un’altura ed il rombo del mare
lentamente si affievolisce ed infine scompare, il silenzio diventa grande e mi
rende consapevole dei piccoli rumori: lo scricchiolio di un arbusto secco al
passaggio furtivo di una lucertola, il ronzio di un’ape a mezz’aria.
Tratto da "Costa dei Fiori" di Max Loy
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