tutte le immagini dei quadri, delle sculture ed i testi tratti dai libri dell’artista sono © di Max Loy


..."Il raggio verde è una luce visibile per brevi secondi nelle chiare serate estive, subito dopo il tramonto del sole.

In metafora è qualcos’altro di più significante, una luce interiore che va cercata lì dove ha dimora: nel silenzio.



raccolta di immagini, testi e pensieri di Max Loy ...

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In these paintings of mine there are two different elements: colour and shape, casualty and organization, intuition and recognition. Two different types of music combining melody and a countermelody evoking the marvel of a stereophonic listening.


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Introduzione alla Sua arte

Esposizione virtuale delle opere di Max Loy.

“E’ così: ogni azione e ancor più manifestamente quelle dettate dal sentimento, affondano le radici in una regione misteriosa dalla quale ogni gesto assume un significato trascendente che è caratteristico della figura dell’uomo: egli trascende se stesso, così le sue azioni sono allegorie, immanenza e trascendenza insieme.

Questo è un mistero grande, l’unico.”

data inizio blog: 8 ottobre 2009


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lunedì 16 aprile 2012

Profumo di spazi aperti


Ho approfittato di questa giornata di sole per realizzare il desiderio di rivedere il faro di capo Spartivento. …passo senza fermarmi le belle spiagge di Chia, accarezzate in distanza con gli occhi, tiro dritto fino all’ultima spiaggia e parcheggio all’ombra di un cannicciato, in un’area custodita, ultimo avamposto della civiltà prima che la strada sconnessa diventi impraticabile. Di li in poi seguo un largo sentiero panoramico che s’inerpica con curve e tornanti tra rocce e cespugli.
Sento il profumo della Sardegna, quell’odore aspro e amaro che proviene da un mix di erbe che si fonde con lo iodio delle alghe e la salsedine marina, è profumo di spazi aperti e di grandi silenzi, il profumo di un’isola. Capo Spartivento, ultimo baluardo che serra l’ampio arco delle dorate spiagge di Chia, uniche al mondo per bellezza e uniche nella mia memoria.  
Calpesto la sua rena procedendo in salita verso il faro.
Ho lasciato alle spalle l’insenatura di cala Cipolla, ancora vociante degli ultimi turisti, e mi sto addentrando in quel sentiero tortuoso e sconnesso che solo i temerari tentano su un fuori strada. Anche camminando a piedi è necessario tenere gli occhi a terra per non inciampare nelle pietre o slogarsi una caviglia nei solchi che l’acqua ha scavato nella terra.
In questo silenzio animato della natura, riascolto il rumore familiare dei passi che son ricordo di un mondo passato in cui si andava a piedi su strade di terra, ricordi d’infanzia, di cinquant’anni fa.

Sotto il mare rumoreggia irrompendo con grandi onde tra gli scogli e la luce rende festoso questo spettacolo grandioso. Poi la strada aggira un’altura ed il rombo del mare lentamente si affievolisce ed infine scompare, il silenzio diventa grande e mi rende consapevole dei piccoli rumori: lo scricchiolio di un arbusto secco al passaggio furtivo di una lucertola, il ronzio di un’ape a mezz’aria.

Tratto da "Costa dei Fiori" di Max Loy


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