tutte le immagini dei quadri, delle sculture ed i testi tratti dai libri dell’artista sono © di Max Loy


..."Il raggio verde è una luce visibile per brevi secondi nelle chiare serate estive, subito dopo il tramonto del sole.

In metafora è qualcos’altro di più significante, una luce interiore che va cercata lì dove ha dimora: nel silenzio.



raccolta di immagini, testi e pensieri di Max Loy ...

e di quant'altro attinente alla sua arte

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In these paintings of mine there are two different elements: colour and shape, casualty and organization, intuition and recognition. Two different types of music combining melody and a countermelody evoking the marvel of a stereophonic listening.


ACCOMODATI, SEI IL BENVENUTO !

Introduzione alla Sua arte

Esposizione virtuale delle opere di Max Loy.

“E’ così: ogni azione e ancor più manifestamente quelle dettate dal sentimento, affondano le radici in una regione misteriosa dalla quale ogni gesto assume un significato trascendente che è caratteristico della figura dell’uomo: egli trascende se stesso, così le sue azioni sono allegorie, immanenza e trascendenza insieme.

Questo è un mistero grande, l’unico.”

data inizio blog: 8 ottobre 2009


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domenica 6 marzo 2011

L'ancora corrosa


È arrivato il maestrale e ha ringiovanito la stagione, si respira bene e ci si sente meglio, con più energia e voglia di fare.
Mi ha colto questa mattina in mare, d’improvviso, da che soffiava il levante verso terra, di traverso alla costa, con una brezza continua che gonfiava l’onda di risacca a che, dopo una breve calma di vento, ho visto in distanza friggere l’acqua ed il mare cambiare colore e farsi più scuro.
Non ero al largo, viaggiavo sotto costa per evitare i motoscafi però, conoscendo il temperamento del maestrale, ho puntato subito a riva. Ed ecco la prima raffica mi investe sbilanciando la pala della pagaia: ”è lui” penso ”e comincia a rinforzare.


Come chi viaggia in aereo verso est festeggia due capodanni, così io, questa sera sono al mio secondo veglione di ferragosto. Ieri ”folleggiavo” fino all’una e mezza, in una baraonda musicale, con fuochi d’artificio. Ora son qui, nella più elegante atmosfera cui sono abituato e che meglio si confà al mio carattere.
Nuovamente esplode improvviso il crepitio dei fuochi artificiali. C’è un fuggi fuggi di uccelli terrorizzati mentre in alto si disegnano i caratteristici ombrelli colorati che sembrano espandersi a dismisura, poi rallentano, si spengono e svaniscono.
- Bellezza dell’effimero – dico, rivolto al padrone di casa, che segue con me lo spettacolo. So che ama filosofeggiare, specialmente la sera, forse toccato dalla pace della notte e dal mistero delle stelle.
- Tutto ciò che è fragile e ha vita breve, suscita amore… - commento per dargli il là a qualche estemporanea riflessione.
- Non sono d’accordo – risponde con la sua vena polemica dopo aver pensato un po’ – l’amore è un sentire forte, tenace, violento, vuole gesti estremi di grande forza – mi vien voglia di dargli ragione e suggerirgli quel passo dei salmi che recita: ”… forte come la morte è l’amore…”
– Ma si - dico - l’amore è forza, ma la vita è fragile… si muore…. Siamo come fuochi d’artificio, bruciamo d’amore splendidamente per un attimo e poi svaniamo nel buio, la nostra bellezza è l’effimero e la nostra forza, quella che innamora addirittura Dio è la fragilità: un’ancora corrosa tratta dal fondo del mare ci somiglia più dell’acciaio inossidabile, ha più poesia.-


Mi alzo, sono infreddolito, è ora di smontare la mostra e di tornare a casa.
- Buona notte Max -
- Buona notte …. – rispondo, ma non capisco chi sia la leggera silouette di una donna bionda, stilizzata contro la luce abbagliante di un riflettore.

Tratto dal libro "Costa dei fiori" di Max Loy

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